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Musica per l’anima: Damien Rice live in Italia

Luana Salvatore

DiLuana Salvatore

Ago 3, 2015
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Foto di Carol Alabrese. Tutti i diritti riservati

Damien Rice ha regalato all’Italia, tre incredibili show estivi: a Roma, Taormina ed in chiusura, a Villafranca di Verona, all’interno del suggestivo Castello Scaligero. Al calare del sole, una voce fuori campo introduce lo spettacolo, invitando il pubblico a spegnere i cellulari. La percezione è che non sia un concerto come tanti altri. Abbandonare il cellulare, per la maggior parte dei giovani non è facile, ma chi viene dalla generazione dell’analogico, ha avuto la fortuna di vivere l’aspetto “sensoriale” della musica senza filtri e questa richiesta di Rice, aiuta a comprendere immediatamente lo spessore dell’artista che hai di fronte.

Ci si trova subito in penombra, all’interno del Castello Scaligero, immersi in una atmosfera surreale, molto intima e raccolta, lontana dalle luci dei grandi palcoscenici. Damien Rice, accolto dagli applausi, sale sul palco con la sua chitarra acustica ed intona una romanticissima “Delicate”, mentre il pubblico ascolta in religioso silenzio. L’impatto è emotivamente forte, ogni brano è intriso di una componente spirituale e mistica, non comune.
Le canzoni si susseguono in un crescendo di emozioni: Coconut Skins; Woman Like A Man; The Box; Long Long Way, Damien apre il suo cuore e si concede al pubblico senza riserve, ogni testo è un mettersi a nudo.

Ad un certo punto, inizia a scherzare con una ragazza del pubblico, che urlava dall’audience, un tantino “brilla” e la invita a raggiungerlo sul palco per cantare. Si esibiscono insieme in una divertentissima “Volcano”. Seguono: Amie; My Favourite Faded Fantasy (che da il nome al suo ultimo album); Elephant; I Remember; The Greatest Bastard; The Professor & La Fille Danse; It Takes A Lot To Know A Man e Cannonball.

L’audience ascolta divertita tra applausi e sorrisi, poi, sul finale in pochi minuti il Castello Scaligero si anima, le persone cominciano ad avvicinarsi al palco ed a cantare, altri salgono sulle sedie, è il momento di “9 Crimes”, eseguita con un’energia incredibile. Tutti ormai ballano, nell’aria c’è un’atmosfera di festa. Lo show si chiude con “The Blower’s Daughter”, conosciuta come brano portante del film “Closer” e molto amata dal pubblico.

Un ragazzo romantico, dall’animo sensibile, che ama la musica e regalare emozioni. I fan lo adorano, la gente lo ama, la critica lo esalta. Dopo questo meraviglioso tour estivo in Italia, Damien Rice ha di certo conquistato migliaia di altri fan, come in un incantesimo. La sua musica è davvero un regalo per l’anima.

Luana Salvatore
luana@riocarnivalfanzine.com

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Foto di Carol Alabrese. Tutti i diritti riservati

 

 

Luana Salvatore

Luana Salvatore

giornalista pubblicista, è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine dal 2010, nonchè co-fondatrice della omonima fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Ha fatto parte dell'Academy MEDIMEX (la giuria per i premi delle produzioni musicali italiane, equivalente dei Brit Awards) e collaborato con alcune testate giornalistiche musicali, tra cui Rolling Stone Italia. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it