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JESS GLYNNE, TALENTO SOUL DA RECORD

DiChristian D'antonio

Set 11, 2015
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Foto: Christian D’Antonio

I Cry When I Laugh è il caso discografico britannico dell’anno. Cinque singoli al numero uno, una voce inconfondibile, che ci riporta alla rivoluzione pop di fine anni 80 (ricordate Lisa Stansfield?). La protagonista dell’exploit dell’anno è la rossa Jess Glynne, compita e fantasiosa vocalist dei Clean Bandit (sua la Rather Be che ha fatto ballare il mondo l’anno scorso). Compita perché non stra-fa mai e canta che più naturalmente non si può (si senta Hold My Hand), senza coprire gli artisti con cui duetta (anche Tinie Tempah in Letting Go). Fantasiosa perché, come ha dimostrato nel recente showcase alla Mondadori di Milano, si rilegge e si adatta a qualsiasi contesto con qualità vocali davvero da brivido. Le canzoni che ci hanno accompagnato dalla radio negli ultimi 18 mesi ci hanno stampato in testa il suo timbro. E anche se cita Whitney e Mariah come ispirazione, a noi ascoltarla dal vivo fa tornare in mente una Lauryn Hill più disciplinata, con una solida band soul alle spalle che esalta la sua formazione classica che si contamina con la “strada”, che fa molto 2015. Con un intero album che concentra capacità vocale e scrittura adeguata al suo alto standard di performance, Jess è la diva più naturale del nuovo pop inglese.
Christian D’Antonio

 

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)